Il Festival del Cinema Italiano ricorda Silvano Campeggi "Nano"
dal 7 all'11 giugno Palazzo dei Marchesi D'Amico - Milazzo
Il Festival Del Cinema Italiano ricorda Silvano “Nano” Campeggi. Suoi gli storici manifesti di “Via col vento” e “Colazione da Tiffany”
l 23 gennaio 1923 nasceva a Firenze Silvano Nano Campeggi pittore e insuperabile cartellonista, autore cioè di manifesti che hanno fatto letteralmente la storia del cinema, tra cui: Casablanca, Cantando sotto la pioggia, Via col Vento, Ben Hur, La gatta sul tetto che scotta, Colazione da Tiffany, West Side story, Un americano a Parigi, Exodus, Vincitori e Vinti e molti altri.
Campeggi, scomparso il 29 agosto del 2018, avrebbe compiuto 100 anni lunedì 23 gennaio, in questa occasione il Festival del Cinema Italiano lo vuole ricordare con un evento speciale.
Palazzo D'Amico di Milazzo diventerà sede dal 7 all'11 giugno 2023 di una mostra con riproduzioni esclusive degli originali della collezione della famiglia Campeggi e contenuti multimediali.
Dalle 10 alle 18, saranno esposte le riproduzioni dei più importanti cartelloni cinematografici realizzati per Hollywood che ripercorreranno tutta la carriera artistica di ‘Nano’.
Oltre alla mostra alle 18 di sabato 10 giugno si terrà il ricordo dell’artista alla presenza delle istituzioni e degli artisti presenti al festival del cinema italiano, saranno presenti gli organizzatori del festival e Matteo Cichero coordinatore organizzativo dell’evento. L’iniziativa è ad ingresso libero e fa parte degli eventi correlati del Festival del Cinema Italiano a Milazzo dal 7 al 10 giugno 2023 in collaborazione con fatta propria l'amministrazione comunale.
L’avventura nel cinema di Nano Campeggi
Negli Stati Uniti Nano Campeggi è considerato tra i più importanti artisti grafici nella storia del cinema americano.
La sua fama è principalmente dovuta alla sua attività di cartellonista per le case di produzione cinematografiche di Hollywood nell’epoca d’oro del cinema dal 1945 al 1970.
Impara grafica e design dal padre, tipografo e stampatore, poi frequenta l‘Istituto D’Arte di Porta Romana, a Firenze, e studia con Ottone Rosai e Ardengo Soffici.
Alla fine della Seconda guerra mondiale riceve un incarico dalla Croce Rossa Americana per dipingere alcuni ritratti di soldati prossimi al congedo; in questo modo entra in contatto con la cultura, la musica e il cinema d’oltreoceano.
Dopo la guerra si trasferisce a Roma, dove entra in contatto con il pittore Orfeo Tamburi e con il cartellonista Luigi Martinati e definisce il suo interesse per la cartellonistica cinematografica. Il suo primo manifesto è del 1946, per il film Aquila nera di Riccardo Freda.
Dopo poco tempo viene contattato dalla Metro-Goldwyn-Mayer per la realizzazione del manifesto del film Via col vento, al quale seguiranno oltre 3000 lavori, oltre che per la MGM anche per Warner Brothers, Paramount, Universal, Columbia Pictures, United Artists, RKO, Twentieth Century Fox.